Differenza tra IQOS e Sigaretta Elettronica: Spiegato il confronto tra i dispositivi

Differenza tra IQOS e Sigaretta Elettronica: Spiegato il confronto tra i dispositivi

Sempre di più il fumo digitale in questi ultimi anni ha cambiato le abitudini dei consumatori, apportando notevoli vantaggi al livello salutare ma anche a livello economico. 

Nel lontano 2002, un farmacista cinese e studioso della medicina alternativa, di nome Hon Lik inventa la prima sigaretta elettronica al mondo, spiegando che la sua idea era di un dispositivo in grado di dare la stessa sensazione delle sigarette tradizionali. 

Abbiamo parlato già di come funzionano le sigarette elettroniche QUI.

Negli anni successivi, le sigarette elettroniche si sono evolute apportando notevoli vantaggi rispetto ai modelli precedenti.

Nel frattempo, sempre in questi ultimi anni, sono nati nuovi metodi di riduzione del danno oltre al vapore: i riscaldatori di tabacco.

Riscaldatori di Tabacco

I riscaldatori di tabacco sono dei dispositivi simili alle sigarette elettroniche ma con un principio di funzionamento diverso da quello del vapore.

I riscaldatori utilizzano la stessa miscela delle sigarette tradizionali, lavorate però in modo differente ma contenenti le stesse 4000 sostanze tossiche delle bionde. 

Esistono varie tipologie di "sigarette" per riscaldatori di tabacco, alcune aromatizzate alla menta, altre al classico gusto di "tabacco". Contenenti entrambi una quantità di nicotina che varia a seconda dell'intensità che si desidera. 

Questa particolare "Sigaretta" viene inserita in un apposito foro dove alla base c'è una lamina di una lega particolare, che preriscalda il tabacco ad una temperatura massima di 350°. 

Una volta attivata la lamina con l'input di un tasto, è necessario consumare la "sigaretta", in 10 - 15 tiri massimo, per una sessione di circa 5/6 minuti. Le cartucce sono vendibili in pacchetti da 20 pezzi e possono essere reperite presso i Tabacchi al costo di 5€ / 6€. 

Questo processo permette di non bruciare la carta e non rilasciare la stessa quantità di sostanze nocive presenti nelle sigarette.

"100 il danno delle sigarette tradizionali, i riscaldatori di tabacco sono dannosi 23 mentre le sigarette elettroniche sono dannose 1."
Afferma un recente studio dell'Istituto Pasteur.

Tralasciando la differenza di dannosità tra i dispositivi a tecnologia diversa e le sigarette tradizionali, i riscaldatori di tabacco presentano notevoli differenze durante le sessioni di "fumo" con quelle di "svapo".

I riscaldatori di tabacco, una volta attivati devono essere utilizzati in un lasso di tempo limitato a 6 minuti massimo. I tiri consentiti variano a seconda della marca, per un totale complessivo di 15 tiri massimo. Una volta esaurito il timer è necessario buttare la "sigaretta" consumata. 

Un recente studio ha appurato che "i fumatori che sono passati al riscaldatore di tabacco consumano più sigarette rispetto a prima."
Chiedere per credere.

Nelle sigarette elettroniche il principio di utilizzo è differente. Non ci sono limiti al numero di tiri possibili. L'autonomia delle sigarette elettroniche è dettata dalla quantità di liquido presente nel serbatoio.

Nicotina

L'assorbimento di Nicotina presente nei riscaldatori di tabacco e nelle sigarette elettroniche è argomento di discussione e perplessità. 

Nei riscaldatori di tabacco così come nelle sigarette tradizionali, si aggira intorno ai 0,3 / 0,7mg per sigaretta. 

Nelle sigarette elettroniche invece, l'assorbimento della nicotina è un fattore molto differente. 

In primis dobbiamo ricordare che la combustione e il riscaldamento è assente e ciò consente al nostro corpo di assorbire in maniera differente la nicotina. La vaporizzazione consente di volatizzare una piccola parte di nicotina contenuta all'interno dei liquidi. Da 0mg (assente) a 20mg (limite consentito per legge in Italia) per millilitro. 

È importante ricordare quindi che per assumere una quantità di nicotina paragonabile alla sigaretta tradizionale è necessario svapare 1 millilitro in circa 6 minuti. Impossibile visto che la vaporizzazione media di un dispositivo è di circa pochi centilitri per sessioni di svapo.

Manutenzione

Entrambi i dispositivi necessitano di manutenzione per funzionare. 

Nei riscaldatori di tabacco è necessario pulire la lamina per riscaldare correttamente le sigarette. È consigliato pulire la lamina e l'alloggio dopo il consumo di ogni pacchetto di sigarette.

Nelle sigarette elettroniche è necessario sostituire la resistenza ogni 7 / 14 giorni di utilizzo. Questo valore di tempo può variare a seconda della tipologia di liquido utilizzato.

Pro e Contro

Sigarette Elettroniche

+ Con le ecig il nostro corpo assorbe meno nicotina rispetto i riscaldatori di tabacco e alle sigarette tradizionali.

+ Il consumo dei liquidi è inferiore rispetto al consumo di una normale sigaretta per riscaldatori di tabacco.

+ Il danno delle sigarette elettroniche rispetto i riscaldatori è ridotto

+ Nessun cattivo odore durante le sessioni di svapo

Riscaldatori di tabacco:

- Autonomia durante le sessioni di fumo LIMITATA a 15 tiri per 5/6 min. massimo

- Il costo dei pacchetti è paragonabile a quello delle sigarette tradizionali

- In molti espongono il cattivo odore del fumo

- Il danno dei riscaldatori di tabacco è maggiore rispetto alle sigarette elettroniche.

+ Semplicità di utilizzo

La semplicità di utilizzo dei riscaldatori di tabacco permette di interfacciarsi con maggiore semplicità rispetto alle sigarette elettroniche.

Quest'ultimo punto è bypassabile interfacciandosi con un negozio specializzato in sigarette elettroniche che, oltre a consigliarti un modello adatto alle proprie esigenze, potrà fornirti spiegazioni e modalità di utilizzo del dispositivo. 

Perchè quindi accontentarsi di una piccola riduzione del danno dei riscaldatori di tabacco?

Questi valori sono di riferimento con l'utilizzo di dispositivi e liquidi certificati. 

Il consiglio di DrSvapo è di acquistare sempre prodotti certificati e italiani, non di dubbia provenienza.

Ricordati che qualsiasi cosa acquisti per inalare o fumare è il nostro corpo a pagarne le spese.